Il monossido di carbonio è un composto chimico altamente pericoloso per la salute umana, poiché totalmente incolore, inodore e insapore. È inoltre estremamente tossico e provoca più morti per avvelenamento di qualsiasi altro tipo di sostanza oppure gas (il legame con l’emoglobina nel sangue è di circa 250 volte più stabile di quello con l’ossigeno).
Estremamente infiammabile e più leggero dell’aria, può provocare esplosioni se riscaldato. Il rischio di avvelenamento da monossido di carbonio aumenta a temperature più basse. L'esposizione ripetuta a basse concentrazioni può non causare sintomi immediati, ma può creare problemi a lungo termine. L'avvelenamento da CO viene spesso erroneamente diagnosticato come influenza, a causa della presenza di sintomi simili (tra cui mal di testa, vertigini, nausea e disorientamento).
Circa l’80% dei casi di avvelenamento da CO rilevati dai Pronto Soccorso, si verifica in ambito domestico. Il CO presente nell'aria degli ambienti chiusi proviene principalmente dal fumo di tabacco e da fonti di combustione senza idonea aspirazione (come radiatori, caldaie, scaldabagni, stufe e caminetti a legna oppure a gas).
Un rivelatore progettato specificatamente per il monitoraggio delle concentrazioni di CO in ambienti chiusi risulta perciò di vitale importanza per non incorrere in un’esposizione prolungata. Al suo interno, un sensore di CO altamente sensibile a specifiche concentrazioni può permettere l’attivazione di un allarme e, conseguentemente, salvare vite.
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